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24 MARZO: GIORNATA DI PREGHIERA E DIGIUNO IN MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI

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Hanno immolato la propria vita proclamando il primato di Cristo e annunciando il Vangelo fino alle estreme conseguenze. Sono i missionari martiri, a cui viene dedicata ogni anno, il 24 marzo, una Giornata di preghiera e digiuno.

La data non è casuale: il 24 marzo del 1980 veniva infatti assassinato Mons. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, mentre stava celebrando l’Eucaristia. La sua era una morte annunciata. Da tre anni ormai, Romero si era trasformato in una voce di denuncia contro l’oppressione del governo militare, punto di riferimento obbligato per chi volesse capire che cosa stesse davvero succedendo in quel piccolo, martoriato Paese centroamericano, e il solo capace di rendere la dignità rubata a migliaia di vittime.

El Salvador vedrà pochi anni dopo un altro martirio, quello di Ignacio Ellacuría, gesuita, missionario, teologo, trucidato nel 1989 insieme ad altre 7 persone nella Universidad Centroamericana “José Simeón Cañas” (UCA) di cui era rettore.

A queste due importanti figure la casa editrice Paoline ha dedicato due pubblicazioni: la biografia “Oscar A. Romero. Pastore di agnelli e lupi”, di Alberto Vitali, e “Ignacio Ellacuría e i martiri di San Salvador” scritto da Emanuele Maspoli.

Ricordiamo infine un’altra importante figura del martirio cristiano contemporaneo: Shahbaz Bhatti, ministro per le Minoranze del Pakistan, assassinato due anni fa, il 2 marzo 2011, per aver lottato per la libertà religiosa, il dialogo tra cristiani e musulmani, la giustizia, l’uguaglianza di tutti i popoli e la pace. A lui è dedicata la biografia scritta dal giornalista Roberto Zuccolini e da Roberto Pietrolucci, della Comunità di Sant’Egidio, “Shahbaz Bhatti. Vita e martirio di un cristiano in Pakistan”.

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