Con la I Domenica di Avvento comincia ufficialmente l’anno liturgico. Quest’anno, tra l’altro, l’evangelista che guiderà la Comunità cristiana nelle tappe più importanti del suo rituale cammino è Matteo. Gaetano Piccolo, gesuita che insegna metafisica presso la Pontificia Università Gregoriana, con il testo “Leggersi dentro. Con il Vangelo di Matteo” per le edizioni Paoline, prende spunto dalle pagine matteane per descrivere un percorso che attualizza il messaggio della “Buona novella”.
Dalla genealogia del Cristo, sino alla sua morte, Resurrezione e Ascensione, l’Evangelista – che la tradizione identifica con Matteo, l’esattore divenuto apostolo, un giudeo di buona cultura che conosce il greco – mostra un Gesù che chiarisce il senso dell’Antico Testamento. La sua venuta sulla terra è il compimento di quanto sperato dalla tradizione ebraica. Piccolo attinge al Vangelo sinottico per trasportarlo ai giorni nostri, alla vita quotidiana che ognuno di noi vive, con i suoi alti e bassi.
Il risultato è una riflessione che aiuta a scrutare il proprio cuore, per discernere e chiarire il rapporto dell’uomo con Dio. Nel Discorso della Montagna, in quello delle Opere di Misericordia – attuale in chiave giubilare – nelle molteplici parabole elencate, nell’importanza della Comunità intesa per la prima volta come Chiesa e nel messaggio escatologico, l’Autore del testo rende l’invisibile più accessibile.
La gioia, la paura, la felicità e lo sconforto, sono tutte emozioni che contribuiscono a restituire l’immagine dell’uomo come di un essere speciale, unico nel suo genere. Una creatura in viaggio verso la piena conoscenza di Dio. Come Afferma il Gesuita: “La conoscenza di sé è un cammino complesso: siamo come un castello con i suoi passaggi segreti, le cantine, ma anche con le sue torri di avvistamento, le terrazze e gli spazi aperti”.
L’essere umano non è dunque un cumulo di carne e ossa. In lui c’è molto di più che vale la pena scoprire e rinvigorire. La sua anima è la testimonianza che siamo a immagine di Dio. Ecco che dunque in quanto tali, è possibile ambire al “Regno dei cieli”, seguendo le orme del Messia, di colui che ha spianato la strada verso la salvezza.
Nel testo, in un crescendo di rivelazioni, il cammino di ogni cristiano si incrocia con quello del “Maestro”. La figura più emblematica che si accosta all’uomo comune è quella di Pietro, un umile pescatore divenuto guida carismatica. Come suggerisce Piccolo: “Gesù lo aiuta pian piano a conoscersi. A volte in modo inaspettato, Pietro si trova rivelato a se stesso”.
È quanto accade ad ogni fedele, se sperimenta l’orbita cristiana, quella più profonda e radicata nell’essenza del messaggio salvifico. Il libro edito dalle Paoline, aiuta nella ricerca. Con esempi tangibili e concreti, ci pone dinanzi agli interrogativi che aiutano a crescere. Un testo edificante, una bussola che indica la via per la rettitudine.
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