Dopo la strage di Lampedusa, l’Associazione “Avvocati dei Diritti Umani – ADDUMA Onlus” propone la revisione del testo unico sull’imigrazione e la creazione di un’agenzia europea per il soccorso e il salvataggio in mare dei migranti
“All’indomani della strage di Lampedusa, si impone una riflessione sulle attività a favore e contro i migranti , riflessione che metta sul tavolo i risultati delle politiche europee di contrasto all’immigrazione cosidetta illegale, gestita attraverso l’Agenzia Europea Frontex, e, d’altra parte, i risultati delle politiche di soccorso e salvataggio umanitario intese in senso lato”.
E’ la proposta degli “Avvocati dei Diritti Umani – ADDUMA Onlus”, associazione nata nello scorso luglio da un gruppo di avvocati da lungo tempo impegnati sul fronte dei diritti umani e del diritto dell’immigrazione.
“La strage di Lampedusa – si legge in una nota ADDUMA – in un Mediterraneo monitorato giorno e notte dalle varie strutture nazionali preposte contemporaneamente al soccorso dei naufraghi ed alla repressione dell’immigrazione “clandestina”, oltre ad apparire una tragedia evitabile, mette a nudo la fallacità di un sistema che si illude di controllare un fenomeno, che ormai coinvolge quasi esclusivamente rifugiati politici o aspiranti tali, esasperando gli aspetti repressivi, individuando come soli e facili “colpevoli” i presunti “scafisti” e, glissando invece sulle gravi responsabilità degli stati dell’Unione che, nei fatti, con i controlli sempre più esasperati delle frontiere, impediscono qualunque possibilità di accesso legale alla massa di rifugiati che bussa incessantemente alle nostre porte. Così, a fronte delle migliaia di profughi e rifugiati che affollano i campi della Giordania, ma anche di tanti paesi dell’Africa, l’Europa continua a chiudere le frontiere ed a far valere il peso militare dell’Agenzia Frontex”.
ADDUMA inoltre punta il dito contro quello che definisce il “corto circuito normativo che si determina tra le disposizioni sul soccorso e salvataggio in mare e le norme sulla repressione della migrazione illegale, dal momento che le medesime strutture sono preposte sia ad affrontare le attività di soccorso sia quelle repressive, con il rischio di un difficile se non impossibile bilanciamento degli interessi in gioco”.
Secondo gli avvocati di ADDUMA è quindi prioritario “scorporare i due aspetti, dividendo con precisione compiti e funzioni, escludendo funzioni repressive a chi è preposto in via prioritaria al soccorso e salvataggio, così come avviene in Italia per i sanitari che hanno il divieto di segnalare alle autorità di polizia lo straniero irregolare che si avvale delle loro cure”.
L’Italia e l’Europa, denuncia ancora ADDUMA, in questi anni si sono concentrate quasi eslcusivamente sugli aspetti repressivi del fenomeno migratorio “illegale”, senza una attenta ponderazione su cause e tipologia dei migranti (quelli che arrivano via mare sono nella quasi totalità richiedenti asilo in fuga da paesi teatro di guerre sanguinose o disastri ambientali) mentre ben poco si è fatto in tema di prevenzione e soprattutto “sul versante del soccorso e dell’assistenza di chi prova a violare la Fortezza Europa”.
I componenti dell’Associazione porpongono quindi “una migrazione legale con procedure di accesso semplificate e una verifica preliminare veloce sulle condizioni legittimanti la protezione internazionale quantomeno nei paesi di transito, cosa che ridurrebbe di molto i passaggi sul Mediterraneo, ma non li escluderebbe del tutto; un sistema di reinsediamento, su tutto il territorio dell’Unione europea, dei profughi che giungono in un paese e che potrebbero poi in tempi brevi essere trasferiti in altri paesi europei, in modo da sostenere i paesi più esposti geograficamente della sponda sud e, ancor più importante, per sottrarre i profughi alle maglie della criminalità e della tratta”.
Gli “Avvocati dei Diritti Umani” chiedono che si volti pagina, a livello Europeo, e che si costuituisca, sul modello dell’Agenzia Echo, già preposta all’assistenza umanitaria, una Agenzia Europea che operi sia sui paesi di transito, per facilitare le pratiche di asilo già in loco, sia coordinando, in maniera del tutto indipendente dagli organi repressivi, i soccorsi ed i salvataggi in mare, sia tutelando il diritto alla vita dei migranti e le varie procedure di eleggibilità, poichè sottolinenea con forza ADDUMA:”una vita umana non è un valore negoziabile, mai”.
(da http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/?pg=1&idart=10437&idcat=1 )
La associazione ADDUMA onlus è una bella realtà nostrana, di cui potersi a buon diritto vantare, e vede tra i suoi componenti Giorgio Bisagna (Presidente), Francesco Billetta (Vice Presidente), Vincenzo Barreca (Segretario), Daniele Papa, Angelo Raneli, Anna Maria La Rocca e Gaetano Pasqualino (consiglieri).
In bocca al lupo!
La redazione di Tuttavia
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