La dolcezza di essere ascoltati

di Valentina Guiducci

Ho fatto un passo verso una panchina, ho acceso nel pensiero la cara immutabile carezza del vento, che prontamente soffiava sopra il mio cammino, il mio cammino che restava inebriato dall’Amore.

Mi sono seduta, ho premuto forte le mie mani sulla stabilità di una preghiera, poi mi sono messa in silenzio, conoscendo la dolcezza di essere ascoltati e sentendomi, una forte emozione dentro.

Non avrei saputo prendere un foglio e una penna nell’istante, ma quello che riuscivo a comprendere erano solo delle pagine della vita che, senza aspettarmelo, venivano accolte, accolte.

Ho pianto, ma non era un dolore, era solo un pianto che guariva il tempo, il tempo dell’attesa,  poi ho appoggiato i miei palmi sui raggi di sole, ho amato quel calore, e quel calore amava me.

E’ scesa la quiete, la quiete intorno a me, ho chiuso gli occhi e per un momento io facevo parte del silenzio, e sembrava che nulla potesse disturbare l’attimo che ho afferrato come una vittoria.

Si cresce, si va avanti mi dico, le parole cambiano, gli occhi però hanno un unico obbiettivo, la Luce, e la strada per viverla in pienezza, è la via che nostro Signore ci ha indicato.

Ed io percorro questa via, aderendo le mie forze a questa gioia, che a volte sembra tramontare e poi risorgere, perché in ogni passo che si posa, bisogna mettere un si deciso.

E se adesso apro le braccia, non è per ricordare una croce, ma per indicare che ci vuole apertura, apertura di cuore e se per un attimo, senza mettere fretta alle gambe, provassimo tutti a sedersi in una panchina, perché…..

 “E’ arrivato il tempo dell’ascolto.”

Mi sono permessa di bussare alle porte delle vostre case, con queste parole, mi sono permessa di andare oltre la soglia, e di portare con me un lume che può diventare un’armonia.

Abbiate forza, abbiate forza in questo tempo in cui ognuno di voi, vorrebbe attraversare una pianura, e si ritrova invece la salita davanti, abbiate pazienza!

E’ sera ed è il momento per dire un grazie al cielo, è sera e quelle stelle che si accendono, vorrei fossero i vostri volti vivi di serenità, di serenità!

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