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Domenica 26 Marzo, nell’ex centro di servizi sociali di viale Giuseppe Di Vittorio, allo Sperone, un gruppo di alunni dell’istituto comprensivo Sperone-Pertini, aiutati anche dalle famiglie del quartiere, cittadini e associazioni hanno pulito parte degli spazi interni ed esterni della grande struttura che, chiusa da anni, è diventata ormai da tempo una discarica, uno spazio di raduno per tossicodipendenti e prostitute.
L’ex centro sociale rientra fra i progetti già finanziati e inseriti all’interno del Piano delle opere pubbliche 2022 del Comune di Palermo, che prevede la sua ristrutturazione e il completamento entro l’anno .
Si tratta di un’azione simbolica, un atto di denuncia degli organizzatori verso le Istituzioni per un finanziamento che finora non è mai stato realizzato concretamente. Lo scopo è quello di ripensare l’ex centro sociale come piazza di gioco e di aggregazione insieme a operatori culturali, volontari e artisti impegnati nella riqualificazione urbana, organizzata e promossa da “Sperone 167”- progetto di rivitalizzazione dal basso dei quartieri Sperone a Palermo e 167 a Lecce.
L’azione urbana “In-Cura” allo Sperone si inquadra negli obiettivi del progetto: essere un’alleanza creativa con le realtà dei quartieri per creare comunità di cittadini consapevoli e attenti nello spazio pubblico. Tra le associazioni che sono intervenute per la pulizia insieme agli alunni della scuola, ci sono: Retake Palermo, OdV – Giovani in movimento, il collettivo Caracol, Palma Nana, Giardinieri della Rosa Nera, la Palestra popolare Palermo, l’associazione Compa, One Voice, La casa di Giulio e i bambini dell’ Istituto Comprensivo “Sperone Pertini” con le loro mamme che, oltre a ripulire, hanno offerto acqua, frutta e pane ai volontari.
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All’interno della struttura c’era di tutto:
“Abbiamo raccolto oltre 100 sacchi d’immondizia e uno scarrabile di sfabbriciti. Pretendiamo che le Istituzioni avviino nell’immediato percorsi di condivisione con il quartiere per individuare la destinazione d’uso di questo immobile. Domenica è stato un importante momento di autodeterminazione e ne seguiranno degli altri”, dichiara Danilo Alongi, di Afea Art & Rooms e promotore dell’Alleanza Creativa Sperone 167. Tra la spazzatura anche siringhe e pipette. Lo spazio ormai da tempo è luogo di raduno per i tossicodipendenti.
Secondo quanto riportato in un articolo de “Il Mediterraneo 24” Antonella Di Bartolo, dirigente scolastico della Sperone-Pertini , ha spiegato quanto segue :
“Per i nostri alunni è stata l’occasione per elaborare progetti di rifunzionalizzazione di questa struttura. Hanno immaginato spazi flessibili, che cambiano a seconda delle ore della giornata: ambulatori, consultori, sportelli di consulenza legale al mattino, laboratori teatrali, spazi per il doposcuola, palestra al pomeriggio, cinema all’aperto e spettacoli nel bellissimo anfiteatro. E’ stata un’opportunità per coltivare l’affezione nei confronti del proprio quartiere e per lavorare insieme a un progetto di comunità”.
I ragazzi, dalla terza elementare alla terza media, della Scuola “Sperone-Pertini ” hanno ragionato e messo su carta i loro desideri realizzando un progetto di comunità innovativa per un utilizzo flessibile del Centro Servizi e dell’area tutta intorno.
“Hanno immaginato una diversa fruizione in relazione ai momenti della giornata – prosegue la preside. La mattina, per esempio, il Centro viene adibito ai servizi sanitari, all’assistenza legale e ad attività sportive per le mamme. Il pomeriggio spazio ai ragazzi con una palestra e attività di doposcuola, teatro e musica.
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La sera, spettacoli, cinema e osservazione delle stelle con un Osservatorio. I ragazzi hanno progettato anche una piscina. Quest’iniziativa dell’Alleanza Creativa di cui la Scuola è parte esprime tutta la volontà di riappropriarsi, in maniera bella ed efficace, di uno dei ‘luoghi sospesi’ del quartiere. E farlo da protagonisti di una nuova vita. Il mio auspicio è che la volontà delle Istituzioni incontri veramente il desiderio della comunità”.
Alla pulizia della struttura degradata ha contribuito anche l’associazione l’”Arte di crescere” che promuove l’allattamento materno ed è partner dell’”Alleanza Creativa Sperone167″. Abbiamo chiesto a Monica Garraffa, mamma volontaria dell’associazione, di esprimere un breve commento sull’iniziativa:
“Alle persone, ai bambini, alle madri e ai giovani è necessario e doveroso garantire i servizi che un centro come quello, che invece versa in uno stato di degrado e abbandono, potrebbe dare al territorio. Consapevoli che questa disattenzione istituzionale è la medesima che tratta, con approssimazione, il tema della cura delle bambine e dei bambini a partire dall’alimentazione infantile. Le nostre mamme volontarie sono state presenti ripulendo la zona esterna e fornendo acqua, frutta e pane”.
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Noi ci auguriamo che la struttura, riceva le cure e le attenzioni previste in quanto simbolo di degrado non solo del quartiere ma di una intera città che è costituita anche dai cosiddetti “quartieri periferici”, spesso disagiati, abbandonati a se stessi e alle iniziative di una cittadinanza attiva che si adopera per renderli più dignitosi e civili .
Intanto la notizia di martedì, 28 marzo, lascia ben sperare: sono stati consegnati i lavori di “Recupero di immobili da adibire a servizi di valenza sociale – Rifunzionalizzazione del centro sociale in via Giuseppe Di Vittorio allo Sperone”.
I lavori sono finanziati all’interno del PON METRO per un importo complessivo di un milione e 644 mila euro. Le opere avranno una durata di un anno e sono stati affidati al Raggruppamento Temporaneo di Imprese Castrogiovanni S.r.l. – DI.BI.GA S.r.l., che ha presentato un ribasso del 33,69% (importo contrattuale: 826.122,51 euro). L’intervento consentirà il recupero strutturale edilizio e l’efficientamento energetico del centro sociale di via Di Vittorio nel quartiere Sperone.
“Con la consegna dei lavori di oggi parte un percorso che punta a restituire al quartiere Sperone e al territorio una struttura abbandonata al degrado. Un abbandono che ha portato anche alla sospensione di importanti attività di valenza sociale.
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In questo modo, l’amministrazione comunale vuole condurre un’operazione che ha una doppia funzione. Da un lato, la riqualificazione della struttura e dell’area di via Di Vittorio e, dall’altro, fare ripartire le attività del centro sociale”, affermano il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’assessore alle Opere pubbliche Salvatore Orlando a margine della consegna dei lavori allo Sperone, dove erano presenti anche il consigliere comunale Pasquale Terrani e il presidente della Seconda Circoscrizione Giuseppe Federico e i consiglieri della circoscrizione.
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