di Ignazio Marchese
Papa Francesco ha ufficializzato oggi le nomine di monsignor Corrado Lorefice a nuovo arcivescovo di Palermo e di mons. Matteo Zuppi a nuovo arcivescovo di Bologna. Rispettivamente prendono il posto dei cardinali Paolo Romeo e Carlo Caffarra, da due anni dimissionari per raggiunti limiti di età. Lorefice, 53 anni, era finora parroco a Modica (Ragusa) e vicario episcopale per la pastorale della diocesi di Noto. Zuppi, 60 anni, assistente ecclesiastico della Comunità di Sant’Egidio, era vescovo ausiliare per il settore centro della diocesi di Roma.
«È sotto i vostri occhi, nel mio cuore e sulle mie spalle, il peso che mi è stato imposto. Tuttavia, la parola di Dio mi è di conforto e sprone. L’orante del Salmo 31 dice – ed è il mio caso – ‘Giorno e notte pesa su di me la tua mano, sento che come per arsura d’estate inaridisce il mio vigorè. Eppure mi arriva chiara, attraverso la voce del Santo Padre Francesco, la richiesta del Signore di cominciare un’ardua giornata lavorativa nella prediletta vigna da lui piantata a Palermo». Così Corrado Lorefice, neo arcivescovo di Palermo, stamane a Noto. «Credo, debbo credere, che il Signore non distoglierà gli occhi da me, mi darà consiglio! Mi indicherà la via da seguire. Mi metterà in condizione di affrontare questa lunga e faticosa giornata di lavoro, seppur con la consolante consapevolezza di essere comunque la sua amata vigna che si è piantata e curata nella fertile terra della Conca d’Oro». «Papa Francesco, nonostante questa mia inadeguatezza mi ha affidato il servizio pastorale della diletta Chiesa palermitana – dice –. A lui va la mia gratitudine e la mia convinta e incondizionata adesione al suo alto e lungimirante magistero». Grazie «alla mia amata Diocesi di Noto, che mi ha generato; alla chiesa domestica – conclude – che mi ha educato, alla mia carissima famiglia, alla mia parrocchia ispicese e dei miei parroci, al seminario dove mi sono formato».
Un lungo applauso nella sala Filangieri ha accolto l’annuncio del cardinale Paolo Romeo del nuovo Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice parroco della chiesa di San Pietro, a Modica. “Non appena Corrado Lorefice ha conosciuto la scelta del Santo Padre ha avuto tanta trepidazione – ha detto Romeo – la stessa trepidazione che dobbiamo avere noi nell’accoglierlo”. Il vescovo di Ragusa Carmelo Cuttitta ha letto il messaggio del nuovo Arcivescovo. “Quando sono stato convocato a Roma per comunicarmi la scelta del Santo Padre ho sentito il senso di inadeguatezza – ha scritto Lorefice – poi guardando il crocifisso ho pensato a quanto detto da San Paolo: “Tutto posso in colui che mi dà forza”.
«Palermo rivolge un caloroso e bene augurante saluto di benvenuto al nuovo pastore della diocesi, esprimendo gratitudine a Papa Francesco per la attenzione rivolta alla Chiesa cattolica locale e, anche attraverso essa, alla nostra Città. Desidero al tempo stesso ribadire il mio grato saluto all’arcivescovo cardinale Paolo Romeo per gli anni trascorsi alla guida della Chiesa cattolica palermitana, con la richiesta e l’auspicio che voglia accogliere la cittadinanza onoraria della nostra città». Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dopo aver appreso la notizia della nomina di don Corrado Lorefice, a nuovo arcivescovo di Palermo.
Non un vescovo o un alto prelato. È un parroco il nuovo arcivescovo di Palermo. Don Corrado Lorefice sacerdote, attualmente regge la chiesa di San Pietro, a Modica.
Teologo, insegna Morale all’Istituto San Paolo di Catania. Nato a Ispica 52 anni fa da famiglia di tradizione nobiliare, don Corrado è noto per la sua attenzione verso gli ultimi. Nella casa paterna, una importante residenza della antica Spaccaforno, c’è anche spazio per una cappella privata di famiglia, dove Corrado si è formato nella fede in Dio.
Oltre che un sacerdote impegnato con gli ultimi è anche autore di diversi testi, i più importanti dei quali incentrati sulla difesa del Concilio Vaticano II e sull’opera di due eminenti personalità del mondo cattolico; don Giuseppe Dossetti e il cardinale Giacomo Lercaro. In pratica i due principali pilastri del cattolicesimo sociale, fautori di una «Chiesa povera per i poveri» e grandi ispiratori del Concilio Vaticano II.
Don Lorefice, che ha continuato la sua pastorale in questi anni tra la presenza in parrocchia e gli studi, è stato nominato arciprete di San Pietro nel febbraio del 2009, cercando di essere vicino ai poveri, ai giovani e a chi è in difficoltà.
Particolare impegno ha dedicato anche all’attività della casa Don Puglisi di cui proprio lunedì ricorre il 25mo anniversario della fondazione. Lorefice ha scritto anche un libro su don Pino Puglisi dal titolo «La compagnia del Vangelo. Discorsi e idee di don Pino Puglisi a Palermo».
Domenica nel corso dell’ultima celebrazione nella sua parrocchia Corrado Lorefice è apparso sereno, rilassato e sorridente. Con questo stato danimo il futuro arcivescovo di Palermo ha scandito dall’altare maggiore gli appuntamenti della settimana per i tanti fedeli che hanno partecipato alla funzione religiosa. «Oggi è un giorno ordinario della nostra vita», ha detto il parroco futuro arcivescovo che ha concelebrato la messa con il parroco di Paganica, comunità gemellata con la Caritas diocesana, ed ha lasciato all’ospite l’omelia. Chi si attendeva anche un minimo accenno alla sua annunciata nomina ad arcivescovo di Palermo è rimasto deluso.
Corrado Lorefice è nato a Ispica il 12 ottobre 1962. Dopo gli studi basilari nel Seminario, ha ottenuto la Licenza in Teologia Morale nel 1988. È stato ordinato diacono il 26 settembre 1986 e presbitero il 30 dicembre 1987, incardinandosi alla diocesi di Noto. Nel dicembre 2009 ha conseguito il Dottorato in Teologia.
Ha svolto i seguenti incarichi pastorali: 1988-1989: Economo del Seminario vescovile; 1989-2008: Vicerettore del Seminario; 1988-2009: Docente di Teologia Morale all’Istituto Superiore di Scienze religiose “G. Blandini” di Noto; 1990-1997: Direttore del centro diocesano per le vocazioni; 1997-2007: Direttore del centro regionale per le vocazioni e Membro del Consiglio del centro nazionale per le vocazioni; 1994-2008: Docente di Teologia Morale all’Istituto Superiore di Scienze religiose “Sant’ Agostino” di Acireale; 2005-2012: Direttore della formazione dei Diaconi permanenti; 2008-2010: Direttore dell’Ufficio catechistico diocesano; 2009-2010: Amministratore parrocchiale di “San Pietro Apostolo” di Modica; 2010-2014: Vicario episcopale per il clero; 2010-2013: Docente di Teologia Morale all’Istituto Superiore di Scienze religiose “San Metodio” di Siracusa; dal 2010 ad oggi: Parroco di “San Pietro Apostolo” e Vicario foraneo del Vicariato di Modica; dal 2010 ad oggi: Docente presso lo Studio Teologico “San Paolo” di Catania; dal 2014 ad oggi: Vicario episcopale per la Pastorale.
Tratto da “Il Giornale di Sicilia” del 27 Ottobre 2015.
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