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Dalla speranza ai fatti concreti: Palermo si prepara al Trentennale del martirio del Beato Puglisi

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Il Centro di Accoglienza Padre Nostro in occasione del trentennale del martirio del Beato Giuseppe Puglisi ha presentato il programma delle manifestazioni, che si svolgeranno fino al mese di dicembre e che include non solo momenti religiosi, ma anche incontri con le scuole, cultura, musica e la posa della prima pietra per il nuovo Poliambulatorio a Brancaccio.

“Il Centro di Accoglienza Padre Nostro, fondato dal Beato Giuseppe Puglisi – si legge in una nota sul sito web del Centro – nel Trentennale del suo barbaro assassinio per vile mano mafiosa, vuole farne memoria come sempre in questi anni e come Lui stesso ci ha insegnato: con fatti concreti”.

Trent’anni di impegno e di presenza nel territorio, del Centro dedicato al prete ucciso dalla mafia, nei quartieri di Brancaccio, Falsomiele, Romagnolo e Guadagna, Villaggio Ruffini, Boccadifalco, San Filippo Neri e Santa Maria di Gesù, Ciaculli, Castellamare-Tribunale, Palermo Costa sud e Kalsa-Villa Giulia.

Trent’anni insieme alle Scuole e alle agenzie educative, alle Istituzioni pubbliche e agli Enti privati, ai Servizi Sociali Territoriali, alle Circoscrizioni, ai Servizi Sanitari e alle Università. Alle Forze dell’Ordine, agli Istituti Penitenziari per adulti e minori, al Tribunale ordinario e al Tribunale dei minori, agli UIEPE, ai CGM e varie associazioni, enti di volontariato e fondazioni private. Alla Diocesi di Palermo e accanto ai singoli cittadini italiani e stranieri, ricordando l’esempio di 3P contribuendo a formare una cultura antimafia.

Nel comunicato con cui presenta gli eventi, il Centro Padre Nostro ricorda un pensiero di don Puglisi: “Credo a tutte le forme di studio, di approfondimento e di protesta contro la mafia. La mafiosità si nutre di una cultura e la diffonde: la cultura dell’illegalità. La cultura sottesa alla mafia è la svendita del valore della dignità umana. E i discorsi, la diffusione di una cultura diversa, sono di grande importanza. Ma dobbiamo stare molto attenti che non ci si fermi alle proteste, ai cortei, alle denunce. Se ci si ferma a questo, sono soltanto parole. Le parole vanno convalidate dai fatti.”

E proprio   sui fatti   concreti, realizzati in questi anni, ci ha fornito alcune informazioni Maurizio Artale   – presidente del “Centro di Accoglienza Padre Nostro”, fondato da padre Puglisi – attraverso una intervista  che ha aggiunto ulteriori dettagli  sul  programma del trentennale:  

“Per le attività di quest’anno, in vista del trentennale-ci spiega Artale-  la celebrazione di giorno 15 settembre sarà affidata al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Per noi una grande emozione e una immensa gioia che si unisce alla consapevolezza, durante gli anni trascorsi dalla morte di padre Puglisi, di essere riusciti con tanto impegno e determinazione a portare a termine i suoi progetti, molti dei quali saranno realizzati.

Il trentennale per noi che operiamo all’interno del Centro Padre Nostro, ispirati dall’insegnamento del Beato Puglisi, rappresenta un momento importante in cui si tirano le somme delle cose realizzate, mi riferisco per esempio al progetto voluto dallo stesso sacerdote dell’asilo e della parrocchia la cui prima pietra è stata posta nel 2013 in un terreno confiscato alla mafia. Personalmente ritengo che il trentennale sia un momento in cui è necessario fare memoria non soltanto della sua morte ma soprattutto di come ha vissuto, nella speranza cioè di un vero e radicale cambiamento.

Nel corso del tempo abbiamo tenuta viva la memoria mantenendo intatto lo spirito del fondatore del centro che è diventato, come lui sperava, luogo di accoglienza e di svolta, tutto questo in grande sinergia con la diocesi della nostra città” – conclude Artale.

Le manifestazioni del trentennale hanno ottenuto la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Senato della Repubblica .

Nella locandina è riportato l’intero programma.

 

 

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