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Dallo Zen a Brancaccio passando per Ballarò e la Zisa. Musica e teatro entrano nelle periferie.

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640px-Lbss_chorus_photoTeatro, musica corale e strumentale ma anche scenografia e sartoria saranno a servizio dei bambini e dei ragazzi che frequentano i quartieri popolari più disagiati di Zen, Zisa, Noce, Ballarò, Borgonuovo, Guadagna e Brancaccio.

I corsi, promossi dall’Ats “Teatro dei Ragazzi – L’ arte adotta un bambino” (composta da quattro associazioni) coordinata dall’ex soprano Pia Tramontana del teatro Massimo, sono tutti a titolo gratuito e partiranno già dalla prossima settimana.

In particolare, sono 25 i laboratori artistici che coinvolgeranno 30 artisti professionisti, tra coristi e maestri di strumenti musicali, alcuni del teatro Massimo. Il progetto, grazie all’interessamento dell’assessore alla Cultura Andrea Cusimano, è stato inserito per un piccolo finanziamento all’interno del Patto per il Sud.

Tra le associazioni che fanno parte dell’Ats, l’ente capofila è l’associazione Pro.vi.de guidata dalla suora missionaria Anna Alonzo che gestisce il Centro Arcobaleno 3P del popolare quartiere della Guadagna. I primi laboratori che partiranno sono proprio all’interno del centro 3P dove inizieranno i corsi di scenografia e sartoria con la collaborazione anche di alcuni ospiti della casa. Inoltre è iniziato con un tutor esterno anche il corso di percussioni musicali mentre il gruppo di signore anziane dell’associazione “Diversamente Giovani” si è inserito nel coro musicale di Boccadifalco “L’arca di Noè”. Tra gli altri centri, sono stati coinvolti anche il centro Tau della Zisa e quello di Zen Insieme dove si trova il punto luce di Save the children allo Zen 2.

«Abbiamo bisogno di educazione all’arte e alla bellezza per tutti ma in particolare per i ragazzi che hanno maggiori disagi sociali. Stiamo continuando quindi nel migliore dei modi – afferma la coordinatrice artistica del progetto Pia Tramontana – questa meravigliosa avventura artistica con bambini e giovani dei quartieri più popolari che ci dà molte soddisfazioni. Avvicinare i ragazzi all’arte attraverso i percorsi musicali e teatrali crediamo che sia una strada importante che arricchisce il loro percorso di crescita dal punto di vista educativo. Alla nostra proposta di attività corali hanno aderito trasversalmente anche 6 scuole di Zen, Brancaccio e del centro storico che coinvolgono circa 200 bambini insieme ad altre tre scuole ad indirizzo musicale che aderiscono come attività orchestrale. La scuola è il terreno privilegiato dove operare perché riteniamo significativo incidere a supporto della loro offerta formativa coinvolgendo anche alcuni insegnanti che hanno già delle buone competenze. Ricordiamoci che, diversamente da altre realtà che operano a volte in maniera un poco improvvisata, noi ci avvaliamo per il percorso educativo dei ragazzi di artisti professionisti altamente qualificati».

«Abbiamo avuto finora anche belle soddisfazioni riuscendo ad inserire alcuni più meritevoli anche all’interno del conservatorio e nel coro di voci bianche del teatro Politeama. Inoltre, stiamo inserendo queste iniziative all’interno del percorso della ‘carovana dei diritti’ che stiamo facendo in collaborazione con il garante dell’infanzia e adolescenza di Palermo per le circoscrizioni. Al centro della carovana dei diritti ci sono, naturalmente, per fronteggiare la povertà educativa, il diritto alla cultura che passa attraverso l’arte oltre a quello dello studio e dell’istruzione».

Tra i nodi da sciogliere, l’Ats rimane in attesa di una sede stabile dove poter svolgere in maniera più continuativa una parte delle sue iniziative artistiche.

«Gli spazi che utilizziamo sono tanti – continua Pia Tramontana – perché ogni realtà in cui lavoriamo ci dà piena fruizione dei suoi locali. I regolamenti comunali non consentono di avere spazi gratuiti ma si sta cercando una strada per riuscire ad avere una sede stabile. È importante che la nostra città abbia uno spazio di questo tipo finalizzato a dare piena riconoscibilità a questa nostra mission sociale. Con una struttura si potrebbe organizzare un cartellone diverso. Se facciamo domanda possiamo avere uno spazio del Montevergini solo per qualche giorno ma non basta. Per questo rimaniamo in fiduciosa attesa, perché il desiderio forte resta quello di avere un teatro tutto nostro». All’Ats per il progetto “Teatro dei Ragazzi – L’ arte adotta un bambino” sono stati riconosciuti, infatti, alcuni spazi del teatro Montevergini, che potrà utilizzare per prove o laboratori, solo su richiesta, tramite un atto di indirizzo di destinazione d’uso per formazione, documentazione, e attività teatrali e performance rivolte ai Giovani nell’ambito di Palermo Capitale dei Giovani 2017 e Palermo Capitale della Cultura 2018.

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