di Valentina Guiducci
Ci sono momenti in cui tutto pare una cara nostalgia di tempi passati, ci sono momenti in cui il cuore avverte il soffio dell’amore, un soffio che non puoi dimenticare.
Attraversi la strada e quello che senti dentro, è la voglia di custodire ogni attimo che la vita ti fa ascoltare, attraversi la strada e quello che hai nella mente è quel sorriso, quel sorriso che la fede ti ha donato.
Hai camminato, camminato, senza tralasciare, senza posarti nelle colonne traballanti di un futuro incerto, hai camminato seguendo le care impronte dell’Amore.
E se adesso accarezzi un filo d’erba non è per un desiderio superficiale, ma è per un gesto che non può rifiutarti di fare, perché ami, ami il creato e il suo Creatore.
Essere in questo sentiero ha fatto si che le tue mani fossero operose, e allora se una persona ti guardava, non vedeva te, ma il tuo dare agli altri una chiarezza, una parola semplice.
Come si può trasmettere, come si può dare?
Quante volte, quante volte una persona si chiede questo, quante volte hai preso un libro cercando una risposta, quante volte hai invocato una preghiera e hai gridato da dentro il senso, il senso.
Se ti fossi bagnata il volto, o se ti fossi messa a correre lungo i torrenti, o tirato un sasso in un lago, non sarebbe certo arrivata la risposta, perché la risposta è dentro, dentro di te.
Non c’è bisogno di fare combattimenti, non bisogna diventare pugili esperti, bisogna solo essere guide, guide, che non hanno altro che il desiderio di spolverare i cuori, per far ascoltare il soffio dell’amore.
Certamente se uno pensa che essere guide ci rende importanti, si sbaglia, dobbiamo perseverare nella semplicità, nella semplicità, ricordando il passo della libertà, della libertà.
Siamo liberi, non siamo più schiavi, siamo liberi, l’Amore ci ha reso liberi, siamo liberi, liberi, ed ora camminiamo, prendiamoci per mano, non abbiate paura, non abbiate dubbi, camminiamo il vento soffierà e ci porterà alla Verità, alla Verità.
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