Sabato, 8 giugno ha preso vita in via Brancaccio n. 168, Palermo un nuovo spazio di speranza e comunità: la “Torre Pollastra”, che dopo un attento restauro, è diventata la sede del “Centro Aggregativo Giovanile” (CAG). Questo centro, ideato per supportare e coinvolgere i giovani del quartiere e oltre, sarà diretto dalle Maestre Pie di Santa Rosa Venerini insieme ai professionisti del Centro di Accoglienza Padre Nostro.
La Torre Pollastra
Situata in un quartiere segnato da sfide sociali ed economiche, rappresenta ora un simbolo di rinascita. Il restauro della torre e la sua trasformazione in un centro giovanile testimoniano l’impegno verso il miglioramento delle condizioni di vita a Brancaccio, in linea con l’eredità del Beato Giuseppe Puglisi. Padre Puglisi, noto per il suo lavoro instancabile contro la mafia e a favore dei giovani, ha lasciato un messaggio potente: “se ognuno fa qualcosa, tanto si potrà fare”.
Obiettivi del Centro Aggregativo Giovanile (CAG)
Il CAG si propone di diventare un faro di inclusione e crescita per i giovani di Palermo e delle diverse comunità immigrate, tra cui quelle del Medio Oriente e dell’Europa dell’Est. Offrirà attività educative, culturali e sociali, promuovendo l’integrazione e creando opportunità di sviluppo personale e comunitario.
I giovani del Centro di Accoglienza Padre Nostro, sabato scorso, hanno dato il via all’inaugurazione, rappresentando lo spirito del progetto con la benedizione di Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, che ha benedetto i nuovi locali e le attrezzature del CAG e la presenza del sindaco Roberto Lagalla. A tagliare il nastro è stato Francesco, il fratello di don Pino Puglisi.
Importanti parole sono state pronunciate da Mons. Lorefice, evidenziando che questo luogo appena sorto rappresenta “un luogo d’ascolto, che serve a dare voce ai giovani“, processo che necessita dell’affiancamento da parte degli adulti, che hanno il compito di guidarli e consegnare a loro e alle generazioni future una città libera. “Per fare ciò occorre abbattere le distanze culturali che contraddistinguono il divario generazionale”.
Questa iniziativa, fortemente voluta e realizzata da tutte le conferenze episcopali delle regioni che si affacciano sul Mediterraneo, «sarà un “sigillo” di riqualificazione ambientale e di comunità» – ha detto Maurizio Artale, presidente del Centro di Accoglienza Padre Nostro, che non ha mancato di ricordare come il Centro, in questi trent’anni, sia arrivato a questo traguardo: l’incontro nel 1994 con Angiolo Rossi, direttore della Fondazione Giovanni Paolo II, e con Maria Vitagliano, Dirigente del Kinderdorf Pestalozzi di Trogen (CH).
La loro collaborazione e il loro supporto “hanno contribuito allo sdoganamento del Centro Padre Nostro oltre confini insulari e a far diventare quella gracile piantina, messa a dimora dal Beato Giuseppe Puglisi, in una quercia rigogliosa”.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo Centro, ispirandosi a quel “e se ognuno fa qualcosa…” del nostro fondatore: CISL Sicilia Benef., Dominate the water (testimonial Gregorio Paltrinieri durante un evento a Palermo), Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale, il cittadino Francesco Lombardo, Inner Wheel Palermo Normanna – Pool antiviolenza per la legalità, la Regione Siciliana e Cesare Zamparini (Conca d’Oro Service srl).
Il Centro di Accoglienza Padre Nostro, fondato dal Beato Giuseppe Puglisi, continua così a portare avanti la sua missione di sostegno e sviluppo per i giovani di Palermo. L’apertura del CAG alla Torre Pollastra è un ulteriore passo verso la costruzione di una comunità più forte e coesa, dove ogni giovane può trovare supporto e opportunità.
Chiaro efficace e diretto, come tuo stile. Grazie