di Valentina Guiducci
E’ forse un dettaglio, è forse una mano che si appoggia sopra alla tua, la speranza è molto di più dico, la speranza sono i tuoi occhi con il riflesso di una luce meravigliosa, a volte non sai neppure spiegare cos’è nel lato concreto, ma solo guardandoti dentro il cuore lei si mostra e anche gli altri potranno riconoscerla.
Si cammina con il sapore del Pane che ci fa compiere un semplice passo verso un sentiero che non abbiamo disegnato noi, ma che ci è stato preparato, con cura, con amore, e noi siamo chiamati ogni giorno a dire il nostro sì.
Abitiamo in questo mondo come se fossimo lanterne che a volte fanno fatica a stare accese, per queste prove che la vita ci dona, a volte perdiamo la parola, la ragione, perdiamo il senso!
Stiamo con le mani in preghiera senza accorgersi che proprio in quel momento, noi possiamo dare, dare un accenno di una sinfonia dove la fede dimora, stiamo qui, qui, ma in realtà dove siamo?
In mezzo alla gioia, in mezzo ad una tempesta di parole, in mezzo a questo mondo che ci fa venire voglia di non restare in silenzio difronte all’ambiguità della gente, che ci porta ogni giorno a combattere con il nostro credo.
E allora dobbiamo andare avanti, avanti portando la nostra croce, avanti continuando ad amare come il Signore ci ha insegnato, senza avere paura, perché Lui ci guida e guiderà sempre, perché abbiamo fede, abbiamo fede.
Non occorre chiedere dove devi andare, perché una sola è la Via, e se ti viene chiesto dove puoi trovare la Verità e la Vita, tu sai che non hai mai camminato senza quella loro carezza dentro e fuori di te.
E’ questa speranza che ci rimette sempre in cammino, è questa speranza che abbiamo afferrato anche stamattina con il breviario, con delle lodi che hanno scosso d’amore l’anima, è questa speranza che non vuole tacere né oggi né mai.
Quindi ringraziamo il cielo che abbiamo la speranza, ringraziamo perché possiamo appoggiare le nostre mani su questa luce, ringraziamo Dio per tutto quello che la speranza ci fa vivere e sentire.
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