L’asilo incantato del quartiere “Danisinni” di Palermo a settembre rischia di non riaprire

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La comunità parrocchiale e tutti i residenti del quartiere “Danisinni” di Palermo attendono con trepidazione l’inaugurazione dell’asilo nido prevista per lunedì 9 settembre.  

Nonostante manchino pochi giorni alla riapertura del nido l’incantesimo della chiusura e dell’abbandono della struttura, iniziato dal 2007, non si è ancora spezzato. Infatti, malgrado i lavori del nido siano stati completati già nell’ottobre del 2022, il Comune, a cui appartiene il plesso, non ha ancora provveduto a risolvere questioni essenziali come: l’allacciamento della luce, la pulizia e la sistemazione del giardino, lasciando tutto in uno stato di incertezza.

La vicenda del polo materno di “Danisinni” è emblematica di come la burocrazia e la negligenza istituzionale possano frenare il progresso in comunità vulnerabili. Nonostante l’interesse dimostrato dalle istituzioni, come la visita dell’ex presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati e l’intervento della comunità locale, la ristrutturazione del nido, allo stato attuale, non è ancora stata completata. Il ridimensionamento dei posti da sessanta a venti, dovuto a errori burocratici e a complicazioni nella gestione, ha ulteriormente aggravato la situazione, limitando l’accesso a un servizio cruciale per molte famiglie.

Anche il consultorio familiare parte integrante del progetto, resta inaccessibile a causa di un disaccordo tra Comune e Azienda sanitaria.

Questa storia mette in luce non solo le sfide di riqualificazione urbana, ma anche l’importanza della collaborazione tra istituzioni e comunità. Nonostante tutto, fratel Mauro Billetta, francescano, parroco della chiesa di “Sant’Agnese a Danisinni e i residenti dello stesso quartiere continuano a lottare per ottenere la riapertura del nido, consapevoli che questo passo rappresenta una speranza per il futuro del quartiere.

“L’asilo deve riaprire, attendiamo ancora fiduciosi”

«Attendiamo con speranza e fiducia la riapertura dell’asilo prevista a settembre – ci spiega Fra Muro Billetta, il parroco del quartiere, durante la nostra intervista. Per la ristrutturazione, terminata a ottobre, sono stati stanziati i fondi regionali previsti ma ancora, a pochi giorni dall’apertura, i lavori non sono stati del tutto completati. La beffa è che tutto è rimasto in sospeso e il Comune non ha mantenuto la sua promessa.  Quando ho iniziato la mia attività come parroco della chiesa del quartiere mi sono sentito subito coinvolto e motivato dal desiderio delle persone che, da sempre, insieme alle confraternite, operano per riscattare questo luogo: un volto negato, sconosciuto e dimenticato dalle istituzioni.

Oggi, dopo tanti anni di degrado e abbandono, il quartiere “Danisinni” è stato riscoperto dalla città di Palermo e questo grazie all’attività e al lavoro assiduo dei residenti, dei volontari e della comunità parrocchiale la cui dedizione rappresenta un annuncio di speranza.

È proprio grazie all’impegno di questi “poeti sociali” che il quartiere “Danisinni” ha iniziato il suo percorso di riscatto. Come ebbe a dire il nostro amato Papa Francesco ai Movimenti popolari: “voi siete poeti sociali in quanto avete la capacità e il coraggio di creare speranza laddove appaiono solo scarto ed esclusione(…)”

Tutta la comunità parrocchiale si è sempre attivata per riqualificare spazi privati da restituire al quartiere come spazi pubblici. La “fattoria comunitaria”, è uno spazio a cui ho dato vita anni fa e che comprende: l’orto sociale, l’area del circo e un parco giochi per bambini. Inoltre, insieme ai parrocchiani, nei nostri spazi c’è anche la presenza di 35 persone che svolgono attività in misura alternativa alla detenzione. Abbiamo anche in programma il progetto del” villaggio circolare,” a cui stiamo lavorando per realizzare  una palestra, degli atelier artistici e alcune botteghe, con lo scopo di creare una micro economia» – conclude fra Mauro.

Quelli citati da fra Mauro sono tutti spazi che, con la realizzazione di alcune attività, hanno contribuito a rendere visibile un luogo dimenticato, permettendo uno scambio culturale e sociale tra il quartiere “Danisinni” e il resto della città, prima inimmaginabile.

Noi ci auguriamo vivamente che l’appello di fra Mauro, dei parrocchiani e di tutti i residenti del quartiere sia ascoltato e che l’asilo, come stabilito, venga riaperto a settembre con i lavori già completati. Questo permetterebbe ai bambini e alle loro famiglie uno stile di vita migliore e più dignitoso in una città in cui è giusto e doveroso potere imbattersi in qualsiasi quartiere senza alcun pregiudizio.

Tutti i quartieri, anche quelli definiti “a rischio”, possono diventare potenzialmente più vivibili se a tutti, indistintamente, dalle istituzioni spesso “distratte”, venissero garantiti gli stessi diritti, trasformando e ridefinendo le “periferie”  attraverso un percorso di riqualificazione urbana e sociale. 

1 reply on “L’asilo incantato del quartiere “Danisinni” di Palermo a settembre rischia di non riaprire”

  • Sarebbe ora che il comune si assuma la sua responsabilità e provveda da subito a far diventare operativo l’asilo nido e quindi a non vanificare quanti con le loro forze cercano di risollevare e dare lustro a questo bel quartiere storico di Palermo

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