Riceviamo e pubblichiamo:
All’interno delle moderne società occidentali, la religione sta assumendo sempre più un ruolo subalterno alla laicità dello stato, come se fosse una zavorra da dover circoscrivere all’ambito di comprimaria. Nonostante i continui appelli del Santo Padre Benedetto XVI sul pericolo del relativismo culturale, è allarmante il dato diffuso dalla Santa Sede, per il quale, ogni 5 minuti, un cristiano viene ucciso a causa della sua confessione religiosa. Negli ultimi 13 anni, i cristiani vittime di soprusi e persecuzioni sono all’incirca 160 mila unità. Afferma Benedetto XVI: “I cristiani sono attualmente il gruppo religioso che soffre il maggior numero di persecuzioni a motivo della propria fede. Tanti subiscono quotidianamente offese e vivono spesso nella paura a causa della loro ricerca della verità, della loro fede in Gesù Cristo e del loro sincero appello perché sia riconosciuta la libertà religiosa. Tutto ciò non può essere accettato, perché costituisce un’offesa a Dio e alla dignità umana; inoltre, è una minaccia alla sicurezza e alla pace e impedisce la realizzazione di un autentico sviluppo umano integrale”.
Purtroppo, questa è una notizia che non fa notizia, nel senso che viene relegata ai margini dei TG nazionali o circoscritta a trafiletti nelle edizioni cartacee. Per arginare la condannabile pratica, l’Associazione Luci sull’Est ha istituito un Osservatorio sulla Cristianofobia, un punto di vista di frontiera che pone l’accento sulle condizione dei Cristiani nel mondo. Attraverso la piattaforma multimediale del sito internet – www.osservatoriocristianofobia.it – l’Osservatorio ha lo scopo di canalizzare l’attenzione del lettore sulle notizie che riguardano le persecuzioni contro i cristiani. Inoltre, all’interno del sito è possibile firmare una petizione che sarà presentata al Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz – il quale proprio in questi giorni è stato in visita istituzionale a Palermo.
Il promotore dell’iniziativa e direttore di Luci sull’Est, Silvio Dalla Valle, precisa che l’iniziativa ha anche la finalità di istituire una Giornata contro la Cristianofobia da celebrare all’interno dell’UE. Sottolinea Dalla Valle: “Con questo Osservatorio e soprattutto grazie all’aiuto di tutti coloro che vorranno firmare le petizioni in difesa dei cristiani perseguitati e dare il proprio contributo, desideriamo dare nuova voce a coloro che ne sono stati privati e un supporto, anche economico, commisurato alle nostre possibilità, ai cristiani vittime di persecuzioni o discriminazioni. L’Osservatorio sulla Cristianofobia punta a denunciare e contrastare non soltanto la persecuzione cruenta subita dai cristiani nel mondo – prosegue il direttore di Luci sull’Est – ma anche quelle forme di persecuzione meno plateali, ma non per questo meno pericolose, che patiscono i cristiani, e in particolare la Chiesa Cattolica, in tanti dei nostri paesi liberali, dall’Europa agli Stati Uniti”. Un vero e proprio grido di denuncia troppo spesso passato in secondo piano, a favore di un laicismo imperante e sconfortante. Nelle accoglienti e sicure metropoli sparse nel mondo, il relativismo culturale corrode i principi alla base della vita e della fede. Se pensavamo superata la crudele pratica del martirio rosso, come un retaggio delle primitive comunità cristiane, ci sbagliamo di grosso.
Purtroppo, ieri come oggi, si registrano angoscianti dati che testimoniano quanto il cristianesimo sia vessato da eventi luttuosi e spesso taciuti. Che il grido di denuncia possa essere sentito dai vertici della Comunità Europea, affinché si contrasti l’emorragia religiosa che lede le comunità cristiane nel Mondo. Che tale iniziativa, unita all’appello di Papa Benedetto XVI, possa indirizzare verso quel dialogo religioso che sconfigga le intolleranze alla base dell’odio tra uomini, al fine di promuovere quella fratellanza che rappresenta la vera rivoluzione del messaggio cristologico.
Dario Cataldo
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