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Tuttavia ancora?

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È arrivato l’autunno e ricomincia una nuova stagione di Tuttavia, un sito che continuamente cerca di rinnovarsi (anche graficamente) e che si è finora distinto, grazie alla buona volontà dei lettori che vi hanno collaborato, per la sua apertura alla discussione, al confronto, alla pluralità dei punti di vista, tutte condizioni che riteniamo imprescindibili per un approccio seriamente culturale.

Con un atteggiamento che rasenta l’ostinazione, ci ritroviamo oggi a parlare ancora di cultura a Palermo.

Non fa gran differenza che si tratti di cultura cattolica o di cultura “laica”. Ormai il sentimento dominante di fronte al tentativo di proporre, stimolare, ragionare, discutere in qualsiasi contesto, sia esso diocesano o cittadino, è quello della stanchezza e della impotenza. L’immagine dei libri abbandonati nell’immondizia in un quartiere “bene” di Palermo, recentemente diffusa in rete, ne è la desolante riprova.

Il fatto che in ristretti – e talvolta esclusivi, anzi escludenti – ambienti si possa continuare a confrontarsi e ad approfondire le ragioni dell’esistente non si rivela per nulla tranquillizzante. Rimane la permanente consapevolezza non solo di costituire una goccia nel mare dell’indistinta melassa mediatica che ci avvolge, ma anche che non siano sufficienti gli sforzi sinora fatti (o più spesso solo semplicemente programmati) da ciascuno per rimuovere anni di barbarie dalle nostre coscienze.

 

Ben consci del rischio che Nietzsche annetteva all’ostinazione quando avvertiva che molti sono ostinati in relazione alla via intrapresa, ma pochi lo sono in relazione alla meta, riproponiamo le attività di Tuttavia nella crescente perplessità che si possano guidare dall’alto i processi culturali, ma anche con la ferma convinzione della urgenza di fare rete, di cercare di costruire una comunità anche nella cultura, mettendo da parte i recinti parrocchiali o associativi in cui ci troviamo divisi (non dissimilmente da quanto avviene a livello politico).

Questa ci pare l’occasione a nostra disposizione per promuovere e consolidare la ricchezza culturale e spirituale che è tutt’ora presente a Palermo.

In quest’ottica, speriamo che ciascun lettore, ciascun cittadino, ciascun credente che abita questa Diocesi possa inviarci un suo contributo scritto, una sua ripresa audiovideo o una sua segnalazione su attività di interesse che si realizzano qui a Palermo, così da poter adeguatamente diffonderla e portarla a conoscenza del più vasto pubblico possibile (inviateci tutto a info@tuttavia.eu ).

Cerchiamo idee e progetti per ridare fiato ad una speranza. Senza la presunzione di riuscirci, ma con la consapevolezza che è quanto ci chiede oggi il Signore.  

 

Lorenzo Jannelli

 

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