Un nuovo studio sul “Dossetti politico”

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La casa editrice Il Pozzo di Giacobbe ha recentemente pubblicato il volume di Rocco Gumina intitolato Giuseppe Dossetti: tra intenzione e fine. Gli anni dell’impegno politico (1943-1958). Il tema sviluppato nello studio riguarda l’azione del credente nel mondo così come Dossetti la concepì negli anni del suo impegno politico (1943-1958). Questa fase della vita del costituente, poi divenuto sacerdote e monaco, è caratterizzata prima dalla partecipazione al movimento di resistenza al nazi-fascismo, poi dalla militanza come esponente di punta nella Democrazia Cristiana e animatore di una nuova riflessione culturale-politica sviluppata nell’ambito dell’associazione Civitas humana e del periodico Cronache sociali

La riflessione sulla militanza politica di Giuseppe Dossetti, che inizia con il suo coinvolgimento nel 1943 dentro il Comitato di Liberazione Nazionale di Reggio Emilia e termina nel 1958 con le dimissioni da consigliere comunale della Democrazia Cristiana a Bologna, ormai è resa agevole da una nutrita bibliografia. In particolare lo studio degli scritti “politici” e “spirituali” del politico emiliano consente di cogliere la profondità del suo messaggio. Infatti da questi emergeche l’azione politica è l’attività orientata al bene comune che il credente realizza “da cristiano”. Per Dossetti, entrambi i piani – religioso e politico – hanno come definitivo fine lo sforzo dell’uomo che tende a Dio. Proprio in simile prospettiva dev’essere colto il tema del volume di Gumina che mira a far emergere l’azione del credente tra intenzione e fine nel caso dell’impegno politico di Dossetti.

Questa prospettiva tematica ci consente di afferrare le linee fondamentali dell’apostolato dei laici in un momento storico di transizione sia per la Chiesa sia per l’intera società umana. Infatti non possiamo non contestualizzare simile tematica in una realtà ecclesiale che, qualche anno dopo l’abbandono definitivo della politica da parte di Dossetti, sarà come riplasmata dal Concilio Vaticano II attraverso una nuova considerazione dei laici e del loro apostolato maturata anche in una prospettiva alla quale Dossetti aveva dato importanti contributi teorici. Inoltre non possiamo non far riferimento alla transizione epocale della società, specialmente in Occidente all’indomani del secondo conflitto mondiale, nella quale s’è innescata una nuova concezione della persona, della ricerca del bene comune, dei sistemi e delle modalità di organizzazione politica.

Nei dibattiti sul cattolicesimo democratico, sulla Democrazia Cristiana, spesso il Dossetti politico riemerge quasi come una figura mitologica giudicata o in maniera polemica, oppure enfatizzata positivamente. Ricordare, indagare, studiare criticamente il Dossetti politico in quest’ora drammatica per la politica italiana è assai importante. Pertanto, come afferma Sergio Tanzarella nella prefazione al volume, questo libro sin dal suo titolo è: «un invito serio e pressante allo studio, innanzitutto della storia del XX secolo, e al comprendere – seguendo la lezione di Dossetti – i processi che sono in atto nella società italiana, la loro complessità e le loro prevedibili conseguenze. Il lettore che si immergerà in queste pagine rimarrà stupito dalla capacità di penetrazione del proprio tempo da parte di Dossetti e dalla sua limpida e disinteressata testimonianza che convoca ancora oggi i cristiani a tornare a pensare, a imparare a guardare lontano – oltre le menzogne e gli egoismi – e di tutto ciò non potrà che essere amichevolmente grato all’Autore».

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